venerdì 12 dicembre 2008

COMUNICAZIONE AGLI UTENTI

La CIIP spa informa che a partire dalle ore 20.00 di martedì 16 dicembre 2008 fino alle ore 8.00
di mercoledì 17 dicembre 2008 verrà interrotto il servizio di erogazione d’acqua nei Comuni – di
seguito elencati - per procedere con i lavori di manutenzione programmata sulla linea di
distribuzione a servizio dei Comuni interessati.
Di seguito i Comuni interessati dall’intervento:
• nelle seguenti località del Comune di Ascoli Piceno: Poggio di Bretta e Zona Campolungo;
• Comune di Acquaviva;
• Comune di Appignano;
• Comune di Castorano;
• Comune di Castignano;
• Comune di Castel di Lama;
• Comune di Colli del Tronto;
• Comune di Monsampolo;
• Comune di Monteprandone;
• nelle seguenti località del Comune di Ripatransone: C.da Colle Guardia, Case Bruciate,
Messieri, S. Savino e C.da Magazzini;
• nelle seguenti località del Comune di S. Benedetto del Tronto: C.da Ragnola, C.da Monte
Barettelle, S. Lucia – panoramica, via Moncalieri (parziale), Zona Vespasiani, Monterenzo,
Monte Cretaccio, Valle del Forno (parziale), Monte Aquilino, Colle Franchino.
• Comune di Spinetoli.
L’intervento verrà eseguito ‘in notturna’ per recare il minor disagio possibile agli utenti.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI POTETE RIVOLGERVI AL NUMERO VERDE 800216172

domenica 21 settembre 2008

SCIOPERO DELLA PAGNOTTA – UN EVENTO SOLO MEDIATICO, UN GRANDE FLOP.

Disapprovare il caro prezzi è una legittima reazione che vale sempre e quindi ben vengano tutti i segnali che si possono dare a operatori e governo perché siano avvertiti che i livelli di guardia dei cittadini sono stati abbondantemente superati. Importante che questo segnale venga da tutte le organizzazioni dei consumatori in modo unitario e a sostegno di quanti si stanno battendo per la trasparenza del mercato e contro le operazioni speculative come in modo esemplare sta facendo Mister Prezzi. Ma quando si propone uno sciopero e questo lo dovrebbero ben sapere le organizzazioni dei consumatori, filiali dei sindacati, si da alle controparti uno strumento di valutazione quantitativa che può risultare un boomerang per gli organizzatori in termini di credibilità.
Per questo motivo e cioè nella mancanza di efficacia dello sciopero come strumento proposto, ARCO, pur aderendo alle motivazioni, non ha volutamente partecipato alle cosiddette manifestazioni di piazza. E il fiasco quantitativo di questa iniziativa pur nel malessere generale è stato evidente in tutti i resoconti televisivi. Dunque sono altri gli strumenti su cui far leva per ottenere dei contenimenti o delle riduzioni dei prezzi nel settore alimentare. Noi ne proponiamo alcuni, quali ad esempio:
I dispenser: un sistema per fornire prodotti sfusi ma con l’esigenza di migliorare la certezza delle date di scadenza visto che il prodotto confezionato può essere integrato con altro prodotto in qualsiasi momento da parte degli addetti, e di garantire la igienicità dei sistemi di confezionamento.
Angoli dei prodotti regionali all’interno dei supermercati, dedicati ai prodotti solo regionali, stagionali e a filiera dei prezzi, controllata dalle aziende di servizio degli assessorati regionali all’agricoltura e dai mercati generali.
La promozione di innovazione tecnologica per il risparmio energetico nella grande e piccola distribuzione.
Promozione della riduzione degli involucri da parte dell’industria alimentare.
Spazio nei mercati settimanali dedicato esclusivamente alla filiera corta, cioè ad alimenti dal produttore al consumatore aperto solo a coltivatori che sottoscrivano una apposita carta della qualità con le organizzazioni dei consumatori.
Promozione di centri di acquisto collettivo da sviluppare in tutti i condomini e i centri di aggregazione
Su tutti questi punti concretamente ARCO sta lavorando insieme ad altre associazioni. Sicuramente si può fare di più e di meglio. Ma è necessario avere una visione più ampia e concreta del problema se si vogliono ottenere anche i più modesti risultati, consapevoli che il tragico meccanismo da interrompere,che oggi regge l’economia e che pare non avere, al momento, alternative è quello del consumare di più e più in fretta. E’ opportuno che tutte le organizzazioni dei consumatori in modo unitario siano consapevoli quindi che la reale difesa economica dei cittadini richiede un impegno concreto, costante e di lungo periodo senza scorciatoie demagogiche e strumentalizzazioni politiche.

giovedì 11 settembre 2008

ALIMENTARI/ ARCO CONSUMATORI MARCHE: PETROLIO E ZUCCHINE

ASCOLI PICENO - Mentre scrivo, il prezzo del barile di petrolio greggio è attorno ai 115 euro. Mi auguro che all'uscita Di questo articolo sia rimasto tale, o magari sia un po' sceso. Ma non ci conto. Per un Paese come l'Italia, che privilegiò il petrolio come fonte principale per produrre energia, è una tragedia. Anche il gas naturale, oggi molto utilizzato nelle centrali termoelettriche, ha il prezzo base strettamente legato al greggio. Le associazioni agricole hanno già fatto i calcoli: con il greggio a 115 euro l'aggravio dei costi di produzione sarà dell' 8/9%. Ma qui comincia il dramma. Facciamo un po' di conti: il produttore agricolo marchigiano non associato che attualmente riceve dal secondo anello della filiera un compenso di 0,15-0,20 euro/Kg per le zucchine in campo, con grande fatica potrà ottenere un compenso aumentato del 9%. Prendere o lasciare. La paura è cattiva consigliera e si cede al prezzo precedente. Magari corrisposto a data da destinarsi. Ma i guai per il consumatore finale cominciano ora. Il primo commerciante acquirente, memore della notizia sull'aumento di 8 punti del greggio, aggiungerà tale quota alla percentuale che normalmente si riserva. La medesima operazione la farà il grossista regionale, e anche l'autotrasportatore (forse è quello che effettivamente ha una lievitazione dei costi per il gasolio consumato dal suo autoarticolato nel viaggio verso i mercati). La cosa si ripete all'arrivo ai grandi mercati ortofrutticoli, con il passaggio della merce da un commissionario all'altro, fino al banco di vendita. L'8% di maggior costo iniziale, magari neppure corrisposto all'agricoltore, diviene un 8% addizionale per ogni passaggio della ahimè troppo lunga filiera. Le zucchine verdi scure che sul banco dell'ortolano avevano ai primi di marzo prezzi variabili da 1,90 a 2,40 euro/Kg e sono arrivate ai 2,60-3,00 euro/Kg, con aumenti ben superiori del 9% denunciato. Cosa si può fare per fermare questo andamento che sta mettendo in crisi larghi strati di popolazione e produce un ulteriore scossone alla già traballante economia italiana? La risposta non è semplice. Tecnicamente i prezzi sono liberi. Ma le organizzazioni sindacali agricole, attraverso i loro ben attrezzati uffici di ricerca e sviluppo, possono, anzi devono, monitorare, in fattiva collaborazione con le associazioni dei consumatori, l'obbligatorietà delle filiere che, a parere di molti, sono troppo lunghe e a volte anche opache.Favorendo nel contempo, là dove non è già stato fatto, la formazione di cooperative di produttori che coltivino, lavorino e commercino direttamente con i commissionari degli ortomercati i frutti del loro lavoro di cooperanti. La gdo, che per sua capacità imprenditoriale ha già di fatto accorciato le filiere produttive e distributive, dovrà prendere in seria considerazione l'opportunità politica di ridurre il margine di guadagno, operando in emergenza economica come l'attuale una marcata calmierizzazione sui prezzi dei prodotti di largo e obbligato consumo. L'esempio viene dall'alto. Le strutture pubbliche devono, dal canto loro, sviluppare capillarmente la vigilanza e il controllo sulla regolarità delle normative sanitarie e fiscali per ogni passaggio. Potrebbe essere un buon motivo per semplificare ed economizzare il lungo viaggio della zucchina dal campo alla tavola.

Il Presidente ARCO CONSUMATORI MARCHE
Andrea Calvaresi

martedì 27 maggio 2008

CAMPAGNA ABBATTIAMOLE

Con lo slogan “ABBATTIAMOLE”, L’ARCO MARCHE lancia una Campagna di Segnalazione Spontanea delle Barriere Architettoniche, sul modello di quanto già realizzato in alcune realtà urbane italiane.
Obiettivo dell’iniziativa non è solo contribuire alla mappatura della barriere esistenti nel territorio regionale, ma soprattutto formare nella cittadinanza una nuova consapevolezza rispetto ad un tema che riguarda realmente tutti i cittadini, non solo in forza di un doveroso senso di solidarietà nei confronti di chi è portatore di una qualsiasi forma di limitazione delle abilità fisiche e sensoriali, ma perchè una città più accessibile è più godibile da parte di tutti.
L’iniziativa consiste, infatti, nel coinvolgimento della cittadinanza nell’opera d’individuazione e segnalazione delle carenze di fruibilità dei percorsi, edifici e spazi d’interesse collettivo, mezzi di trasporto pubblico e segnaletica da parte dei cittadini che possono presentare limitazioni di carattere fisico, sensoriale, cognitivo o mentale.
Ai cittadini è richiesto di compilare le schede disponibili sul sito o analoghe schede cartacee distribuite presso gli uffici ARCO MARCHE e dei partner dell’iniziativa.
Per la compilazione della scheda elettronica occorre registrarsi mediante l’indicazione dei dati anagrafici, di un recapito telefonico e del Comune di residenza, al fine di poter effettuare riscontri sui dati inseriti.
Il cittadino, una volta registratosi, potrà effettuare un numero qualsiasi di segnalazioni mediante la scheda di monitoraggio, contenente ogni informazione nacessaria ad identificare con precisione la zona ed il sito dove è presente la barriera.
Si invita la cittadinanza a partecipare a questa iniziativa, in quanto questi dati saranno di grande utilità per la programmazione delle attività di rilevazione, mappatura ed abbattimento delle barriere sul territorio.
Il secondo passo della campagna “ABBATTIAMOLE” è quello di istituire un Fondo che verrà ogni anno ad una o più iniziative riscontrabili sul territorio.
Lo si potrà fare in maniera diretta (finanziamento diretto di un’opera di abbattimento barriere architettoniche) o in collaborazione con altre associazioni o enti.
Per la raccolta fondi si istituirà un c/c postale sul quale far confluire le donazioni e del quale verrà fornito l’estratto conto, pubblicandolo sul periodico dell’ARCO MARCHE e possibilmente sulle testate locali.
Terzo passo della campagna sarà quello di fornire a tutti i cittadini la consulenza idonea all’ottenimento delle agevolazioni fiscali e, dove possibile, fondi per realizzare ristrutturazioni edammodernamenti al fine di eliminare le barriere architettoniche.

giovedì 22 maggio 2008

“Nonostante i protocolli per i marchigiani i prezzi aumentano anche del 93%”

Nonostante i protocolli d’intesa sottoscritti dalle principali associazioni di categoria e dalla grande distribuzione i prezzi degli alimentari e non solo continuano a salire. Lo afferma la Direzione regionale dell’Arco Consumatori Marche: “Dal dicembre 2007 ad oggi l’aumento sui beni alimentari arriva anche al 22,7 % per il pesce, al 6,9 per la frutta, al 93,02 per la verdura, al 24,70 per la carne. A rivelarcelo è il nostro osservatorio dei prezzi relativamente a questo mese di maggio in cui l’ondata di aumenti ha superato anche lo standard comunque in crescita dei primi mesi del 2008. La nota più amara messa in evidenza dal nostro osservatorio è che sono aumentati prezzi di beni di largo consumo che solitamente figurano anche nelle offerte. Tanto per fare qualche esempio la fesa di tacchino a fette al chilogrammo è arrivata a toccare i 7,42 euro contro i nemmeno 6 euro di qualche mese fa. Qualche prodotto come i fagiolini sono addirittura raddoppiati da 1,29 euro a 2,49. Aumenti più contenuti invece sulla frutta gli ananas che salgono solo di qualche centesimo mentre un chilo di vongole costa esattamente un euro di più, dai 4,40 ai 5,40”.
“I consigli che Arco Marche dà ai consumatori – conclude la Direzione dell’associazione a difesa dei consumatori – sono quelli di prestare sempre molta attenzione al prezzo, possibilmente confrontandolo con quello dell’ultima volta che si è acquistato quel determinato prodotto. Non bisogna assolutamente farsi abbindolare da false promozioni o fantasiosi sottocosto ma è bene sempre cercare di volta in volta la rivendita che su quel prodotto di cui abbiamo bisogno ha il prezzo più basso. Compatibilmente con le scadenze, cui bisogna prestare sempre molta attenzione, quando ci s’imbatte in un prezzo davvero più basso del solito è bene fare una scorta anche annuale se si tratta di ribassi di oltre il 50%. Infine la raccomandazione più importante è di “punire” i commercianti più furbi arrivando anche a rinunciare ad acquistare un prodotto il cui prezzo ci risulta essere aumentato. Vi assicuriamo che quando il commerciante avrà a che fare con un invenduto ed un probabile reso a fornitore sicuramente ci andrà piano con il ricarico”.

venerdì 2 maggio 2008

Virus "fiscale" che infetta il computer

ARCO Marche (Associazione Regionale Consumatori Marche) avvisa che il Nucleo Speciale Frodi Telematiche (Gat) ha lanciato una allerta su una mail che ha come oggetto "sei indagato". La mail contiene un virus che infetta il computer e sta invadendo la posta elettronica dei pc di mezza Italia. Il testo dice "Cerca di nascondere subito tutto, e fai veloce!!! il tuo nome è comparso sul sito del Caff di Roma. Controlla tu stesso sei nella lista di gennaio" e indica un indirizzo Internet cui collegarsi per una personale verifica. La comunicazione è naturalmente falsa. Chi segue le istruzioni della mail e fa clic sul link consigliato, finisce sul sito 'mail-certicata.com' e il computer viene subito infettato dal virus 'NewHeur_PE'". Il Gat ha già avviato una serie di accertamenti tecnico-investigativi che hanno permesso di scoprire che il sito web contaminato è installato su un server operante a Chicago. "La pagina che viene visualizzata sullo schermo di chi si collega al sito - precisa il Gat - è stata realizzata clonando il logo con la bandiera tricolore utilizzato nelle comunicazioni ufficiali della Presidenza del Consiglio. La dicitura Comando Antifrode Caff e la sigla Caff GM (ingannevoli perché potenzialmente confondibili con i Centri di Assistenza Fiscale o addirittura con l'acronimo Gat GdF) sono estranee a qualsiasi realtà della Pubblica amministrazione e ad organismi delle Forze di polizia. La 'Pubblicazione indagati Gennaio 2008' e la corrispondente 'lista in chiaro' offerte sul sito 'mail-certificata.com' non esistono e il tentativo di scaricarle sul proprio computer - conclude la Gdf - innesca l'attivazione di un virus informatico dagli effetti non ancora completamente individuati".

Eparina contaminata, ritirato lotto di Clexane

La presidenza di ARCO Marche (Associazione Regionale Consumatori Marche) rende noto che è cominciato il procedimento di ritiro del lotto numero 291 del medicinale Clexane T 6000 UI, farmaco anticoagulante a base di enoxaparina, "licenziato" per la distribuzione lo scorso 27 marzo 2008 per esclusivo impiego negli ospedali. Il provvedimento si è reso necessario a seguito della positività di un test che ha rivelato la presenza di un contaminante: il condroitinsolfato ipersolfatato. Il contaminante è stato scoperto per il verificarsi di alcune reazioni allergiche anche gravi. Prontamente messa a conoscenza del ritiro dall'azienda produttrice, Sanofi Aventis, l'Agenzia italiana del farmaco ha avviato tutte le procedure necessarie: ha informato gli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province Autonome, oltre che tutti i responsabili della Rete Nazionale di Farmacovigilanza. E, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, sta effettuando tutti i controlli necessari per garantire la sicurezza dei medicinali a base di eparina in Italia; mentre è in continuo contatto con le altre Agenzie europee e con l'Agenzia Europea dei Medicinali per il monitoraggio e il controllo di eventuali contaminazioni nei lotti di eparina distribuiti in Europa.

ARCO Marche (Associazione Regionale Consumatori Marche) appoggia la richiesta di ritiro di alcuni coloranti

Quarantadue associazioni dei consumatori di 12 Stati dell'Ue hanno chiesto con una lettera a Androula Vassiliou, la nuova commissaria europea responsabile della Salute pubblica, la messa a bando di 6 coloranti alimentari sospettati di causare iperattività. Una decisione presa in forte contrapposizione con l'Efsa, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare "rea" - secondo le associazioni - di non averli rimossi dal mercato pur essendo a conoscenza di uno studio dell'Agenzia del Regno Unito per gli Standard Alimentari che riconosce un effetto di tali prodotti sui comportamenti dei bambini. L'Efsa, invece, ha preferito non prendere provvedimenti prima che non sia dimostrato, al di là di ogni dubbio, che la sostanza sia nociva. I coloranti sotto accusa sono l'E102 Tartrazine, l'E104 Quinoline Yellow, l'E110 Sunset Yellow, l'E122 Carmoisine, l'E124 Ponceau 4R, e l'E129 Allura Red.

giovedì 17 aprile 2008

Bollette telefoniche: anche le ultime tre cifre potranno essere "in chiaro”

Arco Consumatori Marche rende noto a tutti gli utenti che il Garante Privacy ha stabilito che sulle bollette del telefono dal prossimo 1° luglio anche le ultime tre cifre dei numeri telefonici potranno essere scritte in chiaro. Gli abbonati, che vorranno continuare a ricevere l’elenco dei numeri chiamati con le tre “X” al posto delle ultime tre cifre, dovranno espressamente farne richiesta al proprio gestore telefonico. Fino ad ora è stato possibile ricevere le fatture dettagliate con i numeri totalmente in chiaro solo ed unicamente in caso di contestazioni e per periodi ben definiti e limitati nel tempo. La facoltà concessa dall’Autorità potrà essere esercitata dopo avere informato tutti gli abbonati, attraverso un’informativa apposita che ciascun gestore dovrà inserire all’interno di almeno due bollette e dovrà pubblicare on line sul proprio sito web. Tale informativa, oltre a dover menzionare la decisione del fornitore di avvalersi dell’autorizzazione del Garante, dovrà specificare che tutti gli abbonati che abbiano chiesto o chiederanno la fatturazione dettagliata la riceveranno "in chiaro", salvo che non richiedano il mascheramento delle ultime tre cifre. Inoltre, essa dovrà invitare tutti questi abbonati ad informare coloro che utilizzino l'utenza che la bolletta arriverà completa di tutti i numeri chiamati.

mercoledì 16 aprile 2008

Arco Consumatori Marche interviene sulle gite scolastiche troppo costose

ARCO Consumatori Marche invita tutte le autorità scolastiche a valutare con maggiore attenzione, in periodi di gravi difficoltà economiche per le famiglie, le modalità delle attuali gite scolastiche. Spesso si rivelano eccessivamente costose e prive nel rapporto prezzo/qualità dei servizi offerti e dell’utilità didattica, diventando così solo un grande affare per aziende di autotrasporto, agenzie di viaggio ecc..Tra l’altro il fenomeno delle gite scolastiche sta degenerando nella dilatazione dei tempi di permanenza e nei costi, sottoponendo le famiglie a una grande pressione psicologica pur di farne aderire i propri figli. ARCO ritiene questa una mancanza di sensibilità da parte degli istituti scolastici che la praticano, lesiva dei loro interessi economici e non adeguata agli interessi didattici che si vorrebbero sostenere.ARCO pertanto ha inviato al Ministro della Pubblica Istruzione la richiesta di un intervento moderatore per un richiamo ad una maggiore consapevolezza ad esercitare inviti e proposte di spesa rivolte in via prioritaria a tutti quei ragazzi che per via della loro minore età risultano più indifesi ma allo stesso tempo capaci di attuare veri e propri ricatti psicologici e provocare sensi di colpa alle famiglie.

giovedì 10 aprile 2008

IMPIANTI NEGLI EDIFICI ABITATIVI ARCO CONSUMATORI MARCHE FA CHIAREZZA SULL’ INCOGNITA DEI RINCARI

L’Arco Consumatori Marche, per voce del Presidente Regionale Andrea Calvaresi, fa chiarezza per gli utenti sul tanto discusso e criticato decreto “sulla messa a norma degli impianti nelle unità abitative”. Il decreto Dm 37/08, che ha suscitato molta preoccupazione e indignazione da parte dei proprietari di immobili, impone l’obbligo di garanzia di chi vende un edificio o una sua porzione, di certificarne la messa a norma di tutti gli impianti e un obbligo di consegna di documenti all’acquirente o al conduttore dell’immobile. E se manca il certificato di congruenza per la caldaia, i tubi dell’acqua, i cavi del telefono o l’antenna tv cosa succede? Nessun paura: al compromesso o al rogito, ogni cosa si potrà sistemare con un accordo tra le parti.
In effetti, alle nostre richieste il ministero ha più volte precisato che:
1. l’espressione “impianto a norma” va intesa nel senso di impianto in regola con le norme in vigore all’epoca in cui l’impianto venne realizzato o modificato (e quindi per gli impianti “superati”da legislazione sopravvenuta, non vi è alcun obbligo di adeguamento);
2. l’obbligo di garanzia (che è inderogabile quando è venduto un immobile nuovo di fabbrica) negli altri casi è derogabile, nel senso che, se l’impianto non è a norma, la casa non è invendibile e il venditore non è per forza tenuto a renderlo conforme. Se infatti l’acquirente intende ugualmente effettuare l’acquisto di un bene con impianti non a norma, egli può esonerare il venditore dall’obbligo di garantire gli impianti a norma e di produrre certificazioni di conformità;
3. anche l’obbligo di allegazione di attestazioni di conformità al contratto di compravendita oppure l’obbligo di consegna di questi documenti all’inquilino possono essere derogati, se interviene un accordo in tal senso tra i contraenti.
Resta il fatto che il decreto 37/08, come “Il Sole 24 Ore” aveva previsto già dai primi commenti, ha determinato nel mondo delle contrattazioni immobiliari un indiscutibile allarmismo (tanto che si continua spesso a parlare, sia pur ingiustificatamente, degli immobili non a norma come invendibili o non cedibili in locazione). Il decreto ha soprattutto determinato la suddivisione del mercato in due fasce nettamente distinte: quella dei fabbricati “virtuosi”, dotati di impianti a norma, e quella degli edifici con impianti non certificati, già diventati, in pochi giorni, edifici di serie B, e quindi esclusi dal “contrattualmente corretto” ed esposti a svalutazioni.

lunedì 17 marzo 2008

GAS METANO : IVA AL 10%

Al via l'aliquota di imposta sul valore aggiunto ridotta sul gas naturale per combustione per usi civili.Con la circolare 17 gennaio 2008, n. 2 l'Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti in merito alle nuove disposizioni del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 26 che recepisce la direttiva comunitaria 2003/96/CE.In particolare, il provvedimento specifica che la nuova normativa prevede una tassazione del 10% sui primi 480 metri cubi annui consumati per ciascun anno solare a partire dal 1° gennaio 2008 "per combustione per usi civili"; i metri cubi eccedenti tale soglia (che in caso di passaggio ad un nuovo fornitore sarà conteggiata tenendo conto di quanto già consumato dal cliente con il precedente fornitore) dovranno essere tassati secondo l'ordinaria aliquota del 20%.

venerdì 14 marzo 2008

PATTO PER LA QUALITA’ FRA CONSUMATORI E IMPRESE ABRUZZESI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

Firmato il “PATTO PER LA QUALITA’” fra le associazioni aderenti alla consulta “Consumatori per l’Abruzzo” (ARCO, Codacons, Adiconsum, Guardia Civica) e le aziende della Grande Distribuzione Organizzata Con il “PATTO PER LA QUALITA’” L’Abruzzo è la prima regione italiana ad aver dato vita ad un accordo quadro in tema di garanzie di trasparenza e completezza delle informazioni ai consumatori, igiene e conservazione dei prodotti, sicurezza e innovazione e ad aver organizzato un apposito tavolo di concertazione permanente con il fine di migliorare la qualità del servizio distributivo abruzzese. Obbiettivo principale dell’accordo è quello di garantire qualità ma anche quello di prefigurare un percorso di ulteriore miglioramento della qualità oggi offerta, anche in relazione alle esigenze di un mercato dinamico ed in continua evoluzione. Tutto questo presuppone un notevole impegno da entrambe le parti per garantire comportamenti omogenei, adeguamento formativo, informazione e ascolto delle necessità dei consumatori, da tradurre, attraverso un confronto costruttivo nell’ambito dell’apposito tavolo di concertazione. Il presente accordo è aperto alla partecipazione di tutte le associazioni dei consumatori e a tutte le imprese della distribuzione che si riconoscano negli obiettivi e nel metodo di lavoro espresso dal documento sottoscritto.

martedì 11 marzo 2008

Nulle multe di vigile in borghese

Non sono valide le multe fatte dai vigili in borghese o non in servizio. La Cassazione ha infatti annullato il verbale fatto ad una automobilista di Reggio Emilia, multata da un vigile che l'aveva colta in flagrante e non aveva resistito alla tentazione di multarla anche se era il suo giorno libero. La nullità della multa era stata dichiarata dal giudice di pace, ma il Comune aveva fatto ricorso.
La nullità del verbale fatto dal vigile in borghese era stata dichiarata, il 29 ottobre 2003, dal giudice di pace di Reggio Emilia che aveva dato ragione alla signora Sandra S. che aveva contestato la contravvenzione del vigile fuori servizio facendo presente che "gli agenti preposti alla regolazione del traffico, quando operano sulla strada, devono essere visibili a distanza mediante l'uso di appositi capi di vestiario o dell'uniforme". Contro il verdetto del giudice di pace ha fatto ricorso, in Cassazione, il comune di Reggio Emilia desideroso di incassare anche i soldi delle multe elevate dai vigili fuori servizio. Ma i supremi giudici hanno replicato che "gli appartenenti alla polizia municipale hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio e ciò a differenza di altri corpi (polizia, carabinieri, guardia di finanza) i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio".In sostanza, per la Cassazione, la qualifica di agenti di polizia giudiziaria, nel caso dei vigili, "è subordinata alla limitazione spaziale che i detti agenti si trovino nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e alla condizione che siano effettivamente in servizio". Il vigile che aveva multato la signora Sandra era "in abiti civili e fuori dal servizio di vigilanza e si trovava a bordo della propria autovettura nel flusso del traffico": la sua multa non vale, ha stabilito la sentenza 5771 degli "ermellini".

PROROGA DELLE DETRAZIONI SUI FRIGORIFERI

ARCO CONSUMATORI MARCHE rende noto che è stato prorogato a tutto il 2010 la detrazione per una quota pari al 20%, con un massimo di Euro 200, per le spese di sostituzione dei frigoriferi e congelatori con apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+.
Anche in questo caso il contribuente per usufruire della detrazione dovrà acquistare e conservare la fattura o lo scontrino parlante recante i propri dati identificativi, la data di acquisto e la classe energetica non inferiore ad A+ dell’elettrodomestico, nonché predisporre un’autodichiarazione da cui risulti la tipologia dell’apparecchio sostituito (frigorifero, congelatore, ecc..), le modalità utilizzate per la dismissione e l’indicazione del soggetto che ha provveduto al ritiro e allo smaltimento dell’elettrodomestico.
Dovete sapere che a partire dal 1° gennaio 2008 entrano ufficialmente in vigore in Italia, dopo un periodo transitorio iniziato il 1° settembre 2007, il Decreto Legislativo 25 luglio 2005, recepimento della direttiva europea 2002/96/CE (nota come direttiva RAEE) volta alla riduzione di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e a contribuire alla tutela della salute umana nonché al recupero e allo smaltimento ecologicamente corretto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La nuova normativa stabilisce che sarà a carico del costruttore dell'apparecchiatura (sia essa un frigorifero che una lampadina) lo smaltimento di quest'ultimo una volta giunto a fine vita. Pertanto è stato introdotto un "Eco-Contributo RAEE" o "Visible Fee", cioè un importo che viene aggiunto al prezzo di vendita di ogni nuova apparecchiatura elettrica o elettronica, utile a finanziare le attività di ritiro, trattamento e riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

mercoledì 27 febbraio 2008

SOSPETTATI E' REATO TRATTENERLI

Ne dà informazione l’Arco Marche, per voce del presidente Andrea Calvaresi, che spiega: l’addetto alla vigilanza di un esercizio commerciale che abusando dei poteri trattiene contro la sua volontà una persona sospetta di furto può essere indagato per il reato di violenza privata e di sequestro di persona. Lo ha dichiarato la Corte di cassazionme, sez. V penale, con la sentenza n.46405 del 13 dicembre 2007. Un sorvegliante incaricato dello svolgimento delle funzioni all’interno di un supermercato ha chiesto ad un cliente di seguirlo nei propri uffici per accertamenti. Nonostante il vigilante avesse visivamente verificato la sottrazione di un rossetto, all’esito dei successivi controlli non è emerso nessun prodotto trafugato. Ma il sorvegliante ha comunque trattenuto la persona per accertamenti contro la sua espressa volontà. All’esito di un’accesa discussione,l’interessato è riuscito ad uscire formalizzando una denuncia penale al carico del vigilante. La Corte di appello ha affermato la penale responsabilità dell’improvvisato sceriffo e la Cassazione ha sostanzialmente confermato questa determinazione con rinvio al giudice di merito per l’accertamento conclusivo della sussistenza del reato di violenza privata e di sequestro di persona.

PARCHEGGIO HOTEL, IL CLENTE E' TUTELATO

Ne dà informazione l’Arco Marche, per voce del presidente Andrea Calvaresi che spiega: può essere risarcito l’automobilista che concorda di parcheggiare il mezzo nell’area riservata ai clienti dell’albergo ma poi subisce nottetempo un furto con scasso. La responsabilità del gestore non può però essere estesa automaticamente anche al valore delle cose rubate. Lo ha confermato il tribunale civile di Nola con la sentenza del 30 ottobre 2007. Un cittadino si è recato presso un hotel con il proprio veicolo carico di capi di abbigliamento richiedendo assistenza per il parcheggio. A parere del gestore l’automobile poteva essere tranquillamente lasciata parcheggiata, carica, in prossimità dell’hotel nell’area specificatamente attrezzata. A seguito del successivo furto del carico contenuto nel veicolo l’interessato ha richiesto il risarcimento dei danni subiti e il tribunale ha accolto in parte la domanda dell’attore. La perticolare responsabilità prevista dal Codice Civile per gli albergatori non può trovare immediata applicazione, specifica il giudicante,” con riferimento ai veicoli e alle cose lasciate al loro interno”. In pratica il solo contratto di pernottamento non è sufficiente a sostenere la responsabilità dell’albergatore. Per ottenere un risarcimento specifico, prosegue la sentenza, occorre dimostrare che accanto al normale accordo di pernottamento si fosse pattuito anche uno specifico contratto di posteggio. Questa ulteriore convenzione “sarebbe rientrata nello schema legale del contratto di deposito, ravvisandosi in essa tutti gli elementi costitutivi di detta figura negoziale e, in particolare, quello predominante dell’affidamento in custodia”. Nel caso sottoposto all’esame del tribunale l’attore ha effettivamente concordato con l’addetto al ricevimento il parcheggio del propeio veicolo in una pertinenza esclusiva dell’albergo munita anche di cancello per la chiusura serale. Questa condotta ha determinato il perfezionarsi di un contratto di posteggio per comportamento concludente in quanto, conclude la sentenza, nei casi in cui una struttura alberghiera metta a disposizione un’area delimitata e sorvegliata “finisce per offrire univocamente un servizio aggiuntivo di custodia” delle auto parcheggiate. Ma questa responsabilità non può estendersi anche al valore delle cose contenute nel veicolo. Il contratto di posteggio non estende infatti automaticamente tale obbligo al contenuto dell’abitacolo.

lunedì 18 febbraio 2008

SENTENZA CASSAZIONE SUI PERMESSI PER INVALIDI

ARCO Associazione Consumatori Marche , rende noto che la Corte di Cassazione, con recente sentenza n. 719/2007, ha accolto le ragioni di una persona con disabilità alla quale erano state elevate delle sanzioni amministrative per aver circolato in zona a traffico limitato. La Corte ha osservato che il rilascio da parte del sindaco di "apposita autorizzazione in deroga", avente validità di cinque anni per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, previsto dall'art. 381, 2° e 3° co., del regolamento di esecuzione ed attuazione del codice della strada specifica che l'autorizzazione è resa nota mediante apposito "contrassegno invalidi" e che il contrassegno è strettamente personale e non è vincolato a uno specifico veicolo e ha valore su tutto il territorio nazionale. La persona invalida, dunque, può servirsi del contrassegno per circolare con qualsiasi veicolo in zone a traffico limitato, con il solo onere di esporre il contrassegno, che denota la destinazione attuale dello stesso al suo servizio, senza necessità che il contrassegno contenga un qualche riferimento alla targa del veicolo sulla quale in concreto si trova a viaggiare e nessuna deroga alla previsione normativa risulta stabilita relativamente alle zone dei centri abitati nelle quali il comune abbia limitato la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli per accertate e motivate esigenze di prevenzione degli inquinamenti e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale.

giovedì 7 febbraio 2008

Eliminare gli intrusi da vostro pc

Programmi ladri, combatteteli così...

Quando il computer viene utilizzato da più persone, i rischi di incappare in un dialer aumentano. Specie se alla tastiera hanno libero accesso i minorenni, bersagliati da queste pubblicità, proprio perché c’è la possibilità di raggirarli più facilmente. Il controllo degli adulti, naturalmente, dovrebbe essere costante, tanto per capire come utilizzano il pc i ragazzi, quanto per evitare che finiscano per installare inconsapevolmente qualche programma di quelli che fanno lievitare la bolletta. Facile a dirsi. Ma, in pratica, dove si devono mettere le mani?Innanzi tutto è importante tenere sotto osservazione il computer, per rendersi conto immediatamente di anomalie “sospette”. Inoltre è bene evitare le procedure automatiche, come quelle che avviano la chiamata telefonica al provider quando viene aperto il browser (ad esempio Internet Explorer), effettuando manualmente le operazioni necessarie, di volta in volta.

Collegarsi manualmente

Per avere la certezza che il numero chiamato dal computer sia quello di cui si conosce il costo, è necessario configurare il browser in questo modo:- aprire Internet Explorer;- selezionare il menu strumenti;- cliccare opzioni internet;
- richiamare il pannello connessioni;- impostare la voce Non utilizzare mai connessioni remote.
Così si evita che il programma apra automaticamente il collegamento a Internet, magari proprio attraverso il dialer. Per connettersi alla Rete utilizzando questa configurazione, bisognerà lanciare il collegamento manualmente e poi aprire il browser.

Stanare gli intrusi

Nella maggior parte dei casi, i dialer, una volta eseguiti sul pc, creano un nuovo collegamento che sfrutta il modem per accedere a Internet attraverso il servizio a pagamento. Per controllare se “l’intruso” è presente ci sono due modi, secondo il sistema operativo che si usa.
Windows 95/98: - cliccare sull’icona risorse del computer;- selezionare accesso remoto.
Windows 2000/Xp:- cliccare sul menu start (in basso a sinistra);- selezionare connetti a.
In queste posizioni vengono elencate le connessioni impostate sul computer per collegarsi al web. Quando sul pc viene installato un dialer, oltre ai provider impostati dall’utente, ne viene aggiunto uno con il nome del programma.Un’ulteriore verifica, se si conosce il nome del dialer (nel nostro caso Ksuonerie3.exe), consiste nel fare una scansione sul competer alla ricerca dei file che il programma ha creato:
- cliccare sul menu start;
- - selezionare cerca;- inserire il nome del file e avviare la ricerca.
In questo modo ci si accorgerà, ad esempio, che il programma viene installato nella directory “C:/Windows”, ma vengono creati anche altri file (in Xp alcuni file con estensione “.pf” nella directory C:/Windows/Prefetch).
Fare puliziaPer ripulire il computer, è bene cancellare tutti i file installati dal dialer. Questo tipo di programmi non vengono rilevati dagli antivirus, inutile quindi credersi immuni, anche se si utilizzano i normali software per “proteggere” il pc. Bisognerà poi ripristinare il collegamento a Internet, visto che il dialer si impone come “connessione predefinita”, e la “Pagina iniziale”, cioè la pagina che viene aperta automaticamente quando si lancia il browser, che in alcuni casi viene sostituata dal dialer con quella di un sito pornografico

sabato 5 gennaio 2008

Prontuario per i saldi di Arco Consumatori Marche

Rigorosamente due volte l’anno si ripropone la febbre degli acquisti in coincidenza dei saldi di fine stagione. Per essi, come per altre vendite speciali, è la legge che detta le regole di attuazione. Arco Marche vi propone un prontuario di consigli per evitare errori o addirittura “fregature”.


  1. Provate sempre l’articolo scelto: se vi pentite dell’acquisto non potrete poi cambiarlo. Infatti la possibilità di cambiare il capo o il prodotto è rimessa alla discrezionalità del commerciante. Se siete incerti sull’acquisto accertatevi che il negoziante vi consenta di effettuare un cambio e chiedete quanti giorni avete per farlo.

  2. Confrontate il cartellino del prezzo vecchio con quello nuovo ribassato: se il prezzo non vi sembra giusto o per qualsiasi ragione non vi convince, non esitate a chiedere al negoziante chiarimenti sulla misura dello sconto praticato
  3. Controllate che la merce sia in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrete chiedere la risoluzione del contratto – vale a dire il negoziante deve restituirvi l’importo pagato o, se lo volete, la riduzione del prezzo entro sessanta giorni dalla scoperta. È dunque importante conservare lo scontrino.
  4. Evitate di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa.
  5. Ricordate che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, fatelo notare al negoziante e non esitate, in caso di diniego, a far intervenire la polizia municipale.
  6. Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accertarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta. In entrambi i casi insistete per far valere i vostri diritti e, in caso di rifiuto, protestate con la banca o la società emittente della carta.
  7. La garanzia vale per due anni dall’acquisto: attenzione, dunque, agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese; fotocopiateli per poterli esibire al momento opportuno. La garanzia va fatta valere entro sessanta giorni dal momento in cui si scopre il difetto (D.lgs. 24/2002).
  8. Attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi.
  9. Attenzione a non fare il passo più lungo della gamba: le rate piccole e le dilazioni di pagamento possono indurre in tentazione, ma fate bene i conti per evitare di trovarvi nell’impossibilità di saldare le rate e finire nel girone dei cattivi pagatori. Piuttosto rinviate l’acquisto a momenti migliori
  10. Chi concede il finanziamento può ancora chiedervi di garantire il pagamento delle rate con la firma di cambiali. Una richiesta che consigliamo di rifiutare.

venerdì 4 gennaio 2008

MODIFICARE LA LEGGE SUI SALDI

MODIFICARE LA LEGGE SUI SALDI - ARCO chiede che il parlamento modifichi l’attuale legge sui saldi estendendo la loro durata per tutto l’anno.
La richiesta che è stata inviata al Ministro Bersani e ai presidenti delle commissioni competenti della camera e del senato, si fonda sulla constatazione che la libertà di prezzo è già in essere per tutto l’anno e quindi niente vieta di vendere in qualsiasi periodo dell’anno agli stessi prezzi usati nei saldi.Infatti la vendita in saldo ha la sola funzione di messaggio pubblicitario che dovrebbe illustrare il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e eil prezzo finale e l’attuale legge è utile ai consumatori solo nella parte che li tutela sulla veridicità del messaggio purchè funzionino i controlli pubblici.E’ noto a tutti che i consumatori vengono bombardati tutto l’anno da messaggi di vendite a prezzi di convenienza per i quali si usa una vastissima gamma di vocaboli e aggettivi (tipo mese della convenienza ,del risparmio, prezzi eccezzionali, prezzi di realizzo, vendite sottocosto ecc).Quindi l’esigenza di regolamentare il settore non sta nel tipo di messaggio ma nella sua veridicità in difetto della quale i consumatori possono cadere in truffe e i commercianti disonesti creare turbativa di mercato.Tutto questo in un sistema di controlli pubblici che non riesce a garantire il rispetto della legge con continuità e su tutto il territorio nazionale.Per questi motivi , durante i saldi Arco comunque ricorda ai consumatori alcuni consigli pratici di buona prevenzione, quali quelli di:• verificare se il prezzo originale è credibile in periodo non di saldi,• di controllare con attenzione la provenienza delle merci acquistate e le etichette ,• di provare l’abbigliamento e le scarpe senza che nessuno possa opporvi ostacolo,• a contestare l’eventuale merce fallata pretendendone il cambio o la restituzione di quanto pagato anche se acquistata in saldo, • a segnalare immediatamente ad Arco e ai comandi dei Vigili Urbani tutti i sospetti di irregolarità riscontrati.