giovedì 17 aprile 2008

Bollette telefoniche: anche le ultime tre cifre potranno essere "in chiaro”

Arco Consumatori Marche rende noto a tutti gli utenti che il Garante Privacy ha stabilito che sulle bollette del telefono dal prossimo 1° luglio anche le ultime tre cifre dei numeri telefonici potranno essere scritte in chiaro. Gli abbonati, che vorranno continuare a ricevere l’elenco dei numeri chiamati con le tre “X” al posto delle ultime tre cifre, dovranno espressamente farne richiesta al proprio gestore telefonico. Fino ad ora è stato possibile ricevere le fatture dettagliate con i numeri totalmente in chiaro solo ed unicamente in caso di contestazioni e per periodi ben definiti e limitati nel tempo. La facoltà concessa dall’Autorità potrà essere esercitata dopo avere informato tutti gli abbonati, attraverso un’informativa apposita che ciascun gestore dovrà inserire all’interno di almeno due bollette e dovrà pubblicare on line sul proprio sito web. Tale informativa, oltre a dover menzionare la decisione del fornitore di avvalersi dell’autorizzazione del Garante, dovrà specificare che tutti gli abbonati che abbiano chiesto o chiederanno la fatturazione dettagliata la riceveranno "in chiaro", salvo che non richiedano il mascheramento delle ultime tre cifre. Inoltre, essa dovrà invitare tutti questi abbonati ad informare coloro che utilizzino l'utenza che la bolletta arriverà completa di tutti i numeri chiamati.

mercoledì 16 aprile 2008

Arco Consumatori Marche interviene sulle gite scolastiche troppo costose

ARCO Consumatori Marche invita tutte le autorità scolastiche a valutare con maggiore attenzione, in periodi di gravi difficoltà economiche per le famiglie, le modalità delle attuali gite scolastiche. Spesso si rivelano eccessivamente costose e prive nel rapporto prezzo/qualità dei servizi offerti e dell’utilità didattica, diventando così solo un grande affare per aziende di autotrasporto, agenzie di viaggio ecc..Tra l’altro il fenomeno delle gite scolastiche sta degenerando nella dilatazione dei tempi di permanenza e nei costi, sottoponendo le famiglie a una grande pressione psicologica pur di farne aderire i propri figli. ARCO ritiene questa una mancanza di sensibilità da parte degli istituti scolastici che la praticano, lesiva dei loro interessi economici e non adeguata agli interessi didattici che si vorrebbero sostenere.ARCO pertanto ha inviato al Ministro della Pubblica Istruzione la richiesta di un intervento moderatore per un richiamo ad una maggiore consapevolezza ad esercitare inviti e proposte di spesa rivolte in via prioritaria a tutti quei ragazzi che per via della loro minore età risultano più indifesi ma allo stesso tempo capaci di attuare veri e propri ricatti psicologici e provocare sensi di colpa alle famiglie.