domenica 21 settembre 2008

SCIOPERO DELLA PAGNOTTA – UN EVENTO SOLO MEDIATICO, UN GRANDE FLOP.

Disapprovare il caro prezzi è una legittima reazione che vale sempre e quindi ben vengano tutti i segnali che si possono dare a operatori e governo perché siano avvertiti che i livelli di guardia dei cittadini sono stati abbondantemente superati. Importante che questo segnale venga da tutte le organizzazioni dei consumatori in modo unitario e a sostegno di quanti si stanno battendo per la trasparenza del mercato e contro le operazioni speculative come in modo esemplare sta facendo Mister Prezzi. Ma quando si propone uno sciopero e questo lo dovrebbero ben sapere le organizzazioni dei consumatori, filiali dei sindacati, si da alle controparti uno strumento di valutazione quantitativa che può risultare un boomerang per gli organizzatori in termini di credibilità.
Per questo motivo e cioè nella mancanza di efficacia dello sciopero come strumento proposto, ARCO, pur aderendo alle motivazioni, non ha volutamente partecipato alle cosiddette manifestazioni di piazza. E il fiasco quantitativo di questa iniziativa pur nel malessere generale è stato evidente in tutti i resoconti televisivi. Dunque sono altri gli strumenti su cui far leva per ottenere dei contenimenti o delle riduzioni dei prezzi nel settore alimentare. Noi ne proponiamo alcuni, quali ad esempio:
I dispenser: un sistema per fornire prodotti sfusi ma con l’esigenza di migliorare la certezza delle date di scadenza visto che il prodotto confezionato può essere integrato con altro prodotto in qualsiasi momento da parte degli addetti, e di garantire la igienicità dei sistemi di confezionamento.
Angoli dei prodotti regionali all’interno dei supermercati, dedicati ai prodotti solo regionali, stagionali e a filiera dei prezzi, controllata dalle aziende di servizio degli assessorati regionali all’agricoltura e dai mercati generali.
La promozione di innovazione tecnologica per il risparmio energetico nella grande e piccola distribuzione.
Promozione della riduzione degli involucri da parte dell’industria alimentare.
Spazio nei mercati settimanali dedicato esclusivamente alla filiera corta, cioè ad alimenti dal produttore al consumatore aperto solo a coltivatori che sottoscrivano una apposita carta della qualità con le organizzazioni dei consumatori.
Promozione di centri di acquisto collettivo da sviluppare in tutti i condomini e i centri di aggregazione
Su tutti questi punti concretamente ARCO sta lavorando insieme ad altre associazioni. Sicuramente si può fare di più e di meglio. Ma è necessario avere una visione più ampia e concreta del problema se si vogliono ottenere anche i più modesti risultati, consapevoli che il tragico meccanismo da interrompere,che oggi regge l’economia e che pare non avere, al momento, alternative è quello del consumare di più e più in fretta. E’ opportuno che tutte le organizzazioni dei consumatori in modo unitario siano consapevoli quindi che la reale difesa economica dei cittadini richiede un impegno concreto, costante e di lungo periodo senza scorciatoie demagogiche e strumentalizzazioni politiche.